Mentre uno dei due faceva da palo all’esterno del condominio e rimaneva in contatto telefonico col complice, l’altro si era introdotto nello stabile per poi uscirne, però, subito dopo. A “disturbare” il primo tentativo, infatti, era stata la presenza del portiere, che aveva dissuaso l’uomo dal suo intento.
Le modalità d’azione e le numerose telefonate intercorse tra i due complici nel corso dei ‘sopralluoghi’, come emerso dalla successiva perquisizione telematica, hanno consentito ai poliziotti di arrestarli con l’accusa di tentato furto in appartamento in concorso
L’ufficio immigrazione della Questura avvierà l’istruttoria per la revoca del permesso di soggiorno di cui i due arrestati sono titolari
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